Sono stufo di vedere alberi abbattuti e di sentire seghe
elettriche al lavoro dappertutto, che senso ha questo scempio continuo? Gli
alberi sono sacri, ci vuole rispetto! Gli alberi secolari si curano, si
tutelano, si mantengono in vita a qualunque costo e si tagliano solo per
ragioni (accertate) di sicurezza pubblica.
NON SI TAGLIANO
PER NESSUN’ALTRA RAGIONE AL MONDO!!
Ma possibile che con la crisi ambientale, drammatica, che
stiamo vivendo non si pensi che anche un solo albero, UNO SOLO, può essere essenziale
per la nostra sopravvivenza? Che esempio stiamo dando ai nostri figli con
questo tagliare continuo e indiscriminato finalizzato a cosa poi? A favorire il
deposito di deiezioni canine lasciate spesso impunemente ad essiccare sotto la
sterpaglia? Al cosiddetto “decoro urbano” fatto di aree cementate e lastricate
in modo da arroventarsi meglio nei mesi estivi? Ad evitare che i soliti
incivili possano depositare nottetempo bottiglie vuote di birra, scatole per
asporto pizza, lattine e rifiuti di vario genere tra alberi e siepi frondose? E
non sarebbe più facile ed economico attivare un servizio di sorveglianza comunale
e applicare multe salate a questi malnati invece di abbattere gli alberi e
spianare boschi di bambù meravigliosi come quello che ho fotografato oggi in
via Barbiero? Maledizione! Era un luogo magnifico! Una passeggiata unica, suggestiva,
un angolo di paradiso nel quale mi perdevo per qualche minuto ogni giorno, pensando
di vivere ancora in un luogo privilegiato (Mogliano Veneto) e oggi lo trovo
così e mi vengono le lacrime agli occhi e un senso di smarrimento davanti a ciò
che resta di quell’oasi di verde che avevo a portata di mano e che ora non
esiste più.
Voglio manifestare tutto
il mio sdegno, la mia indignazione e la mia rabbia, per questa distruzione
lenta e inesorabile del territorio urbano e del verde di questa città che
lascia spazio, peraltro, a una speculazione indecente che crea agglomerati di
cemento con spazi abitativi invivibili, costosissimi e talmente brutti da
deformare irreparabilmente l’immagine storica di un centro urbano una volta
deliziosamente unico. Non si può restare in silenzio di fronte a tutto questo, e
non è questione di destra o sinistra, le amministrazioni non brillano in questa
materia né dall’una né dall’altra parte, è una questione di buon senso e di
civiltà del vivere. Bisogna dire basta al taglio degli alberi indiscriminato e
basta alla cementificazione selvaggia e alla speculazione!