lunedì 2 settembre 2024

ARMONIE TRA LUCE E COLORE - La pittura magnetica di Pasquale Mazzullo

 


L’opera di P.M. quella più recente, è di altissimo livello espressivo e di altrettanta pregevolezza tecnica. Un lavoro essenziale, di riduzione e di sintesi nel colore nella forma e uno di potenza straordinaria sul piano emotivo, generato probabilmente da una condizione personale , intima, molto riflessiva e intensamente psicologica. Le luci e i colori di Pasquale sono diventati quasi di un misticismo surreale, seppure in soggetti estremamente realistici e a soggetto prevalentemente naturalistico. La rappresentazione della natura (il cielo, il mare, il verde degli alberi e delle piante) sono esplosi una rappresentazione a metà strada tra l’iperrealismo e il metafisico (strano connubio) con effetti assolutamente magnetici nello spettatore anche più impreparato. La tecnica mista di pennellate corpose e essenziali, mista allo spruzzo e alla densità quasi fauve di alcune superfici colorate con colori puri e senza sfumature, rende alcune sue opere recenti di una modernità inusitata nella pittura contemporanea, spesso scolastica, manierista e priva di sperimentazione. Pasquale invece sperimenta molto bene la sintesi tra categorie stilistiche opposte e addirittura contrastanti, mescolandone abilmente le tecniche di cui reinventa e rinnova la potenza innovativa. Nelle sue opere ad olio ho rivisto Magritte, Munch, Matisse e molti grandi maestri della pittura con i quali gioca e dialoga, forse anche inconsapevolmente, con effetti sorprendenti. I suoi bianchi, le sue pennellate di luce sono in alcuni casi talmente abbaglianti da avere timore di avvicinarsi per non restare accecati, così i suoi notturni evocano figure e paesaggi che si è spinti a immaginare attraverso le macchie di nero o di blu che pure non celano nulla se non la nostra e la sua intimità. La pittura, più che l’acquerello, dimostrano quanto Pasquale sia interessato al riflesso delle cose, all’effetto che le cose hanno nel contesto in cui si trovano e al rimbalzo che la loro presenza ha nella nostra percezione, dunque non i soggetti rappresentati destano il nostro interesse ma la loro immagine riflessa, ciò che di loro Pasquale restituisce attraverso la luce del giorno o della notte, sollecitando così la fantasia ma anche l’emotività dello spettatore. Una pittura che è gioiosa e profonda, che sembra estemporanea per la velocità con cui appare realizzata ma che risulta lenta da assimilare in tutti i suoi aspetti espressivi. Pasquale è un maestro della comunicazione intima attraverso l’arte e ci insegna a vedere ma anche ad osservare la luce che, attraverso i suoi dipinti, si trasferisce dal suo al nostro cuore, con una generosità che è propria dei grandi artisti di ogni epoca.